Incorpora in un unico atto diverse autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di settore
Cosa è
È un provvedimento rilasciato su richiesta dell’interessato e sostituisce le seguenti autorizzazioni/comunicazioni di seguito elencate:
A - autorizzazione agli scarichi di acque reflue;
B - comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
C - autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
D - autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera;
E - documentazione previsionale di impatto acustico;
F - autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura;
G - comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152.
Chi la può richiedere
Tutti i titolari delle piccole e medie imprese e i titolari degli impianti a esclusione dei seguenti:
-
gli impianti soggetti ad Autorizzazione integrata ambientale (AIA) di cui all’art. 29-ter D.Lgs. 152/2006;
-
i progetti soggetti a valutazione di impatto ambientale (VIA), nei casi in cui il provvedimento finale di VIA comprende e sostituisce tutti gli atti di assenso, comunque denominati;
-
gli impianti di smaltimento o di recupero dei rifiuti soggetti all’autorizzazione unica di cui all’art. 208 D. Lgs. 152/2006;
-
gli impianti di produzione di energia elettrica soggetti ad all’autorizzazione unica di cui al D. Lgs. 387/2003;
-
gli impianti di produzione di energia elettrica da cogenerazione soggetti all’autorizzazione unica di cui al D. Lgs. 115/2007;
-
gli interventi di bonifica di cui agli articoli 242 e ss. D. Lgs. 152/2006;
-
gli interventi immobiliari senza specifica destinazione.
Come presentare la domanda
L’Autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’autorizzazione unica ambientale è la Regione Umbria.
La domanda va presentata allo Sportello unico per le attività produttive ed edilizie (SUAPE) del Comune competente territorialmente che la trasmette alla Regione e ai soggetti competenti in materia ambientale che intervengono nei procedimenti sostituiti dalla stessa.
Per i Comuni aderenti al SUAPE 3.0 la domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica accedendo al portale dello Sportello unico per le attività produttive ed edilizie (SUAPE) del Comune; il servizio online permette la compilazione e la trasmissione della domanda.
Casi particolari
Nel caso in cui si tratti di attività soggette solo a comunicazione e ad autorizzazione di carattere generale - ACG (lettere a, b, d, e, g), la richiesta di AUA è facoltativa. Qualora il Gestore non si avvalga dell’AUA la comunicazione deve essere effettuata mediante i modelli relativi ad ogni specifica materia (vedi Modulistica per attività soggette solo a comunicazioni - fuori AUA), firmati digitalmente, fermo restando la presentazione al SUAPE in modalità telematica.
Avvertenza
Con DGR n. 1074 del 24/09/2019 sono state adottate le Linee Guida per il procedimento dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e il modello semplificato e unificato per la presentazione della richiesta di AUA.
Le Linee Guida contengono indicazioni operative in merito ai procedimenti per il rilascio, il rinnovo, la modifica sostanziale, la modifica non sostanziale e la voltura dell’Autorizzazione Unica Ambientale.
In particolare è uno strumento pratico volto a specificare nel dettaglio le azioni che tutti gli operatori coinvolti devono porre in essere, dall’invio dell’istanza da parte del gestore/richiedente sino al rilascio del titolo finale, con particolare riferimento alle seguenti tematiche: aspetti generali, tempistica, riparto di competenze tra SUAPE e Regione, indizione, convocazione e gestione delle Conferenze di servizi, procedimenti in cui è necessario acquisire, oltre all’autorizzazione unica ambientale, ulteriori atti di assenso.
Costi, Durata e Tempi di rilascio
Tempi di rilascio
Le sette autorizzazioni seguono procedimenti che hanno tempi di rilascio differenti.
Per i procedimenti inferiori o pari a 90 giorni, l’Autorità competente (Regione) adotta il provvedimento AUA entro 90 giorni e lo trasmette al SUAPE che rilascia il titolo.
Per i procedimenti superiori a 90 giorni, l’Autorità competente (Regione) adotta il provvedimento AUA entro 120 giorni dal ricevimento della domanda o 150 giorni in caso di necessarie integrazioni.
Costi
Il soggetto richiedente è tenuto al versamento delle spese istruttorie e diritti complessivamente previsti, nelle misure già stabilite dalle disposizioni vigenti. La marca da bollo è unica e va apposta solo sul modello unico d’istanza.
Durata e rinnovo
Ha una durata di 15 anni decorrenti dal rilascio del titolo da parte del SUAPE. Il rinnovo deve essere chiesto almeno 6 mesi prima della scadenza.
Controlli
I soggetti competenti in materia ambientale che intervengono nei procedimenti sostituiti dall’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) sono la Regione, il Comune, la Provincia e l’Auri.
La Regione Umbria è competente in materia di scarichi in corso idrico superficiale e su suolo e in emissioni in atmosfera, sia ai fini del rilascio dell’autorizzazione che della esecuzione delle funzioni di vigilanza e controllo.
Con DGR n. 499 del 24/04/2019 la Giunta Regionale ha approvato il Piano dei controlli AUA.
Dato l’elevato numero di impianti AUA ad oggi autorizzato, il Piano prevede che la programmazione dei controlli ordinari venga effettuata prendendo in considerazione le attività produttive situate nelle aree a maggiore criticità ambientale rispetto alle matrici aria, acqua e suolo, individuate in base ai documenti di pianificazione regionale. Tra gli impianti selezionati in base al criterio della localizzazione dovranno essere individuati quelli in cui vengono svolte le attività considerate più impattanti (combustione, utilizzo solventi, scarichi pericolosi in corpo idrico superficiale, fornitura carburanti, attività a significativo impatto odorigeno, produzione calcestruzzo, allevamenti).
ARPA predispone l’elenco degli impianti AUA autorizzati che soddisfano i suddetti criteri. Tali impianti saranno oggetto di controlli programmati da parte di ARPA, della Regione e delle Altre Autorità competenti deputate al controllo ambientale.
L’elenco di ARPA sarà pubblicato nell’area tematica del sito istituzionale della Regione al fine di attivare parallelamente all’azione ispettiva anche un’azione preventiva a garanzia della massima tutela dell’Ambiente. Il modello di check-list per gli impianti AUA, approvato dal Consiglio Federale del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente con Delibera n. 74 del 12/07/2016 può essere un utile strumento di autovalutazione per le aziende.
Oltre alle ispezioni ordinarie le Autorità competenti al controllo ambientale e ARPA effettuano controlli straordinari.
I risultati dei controlli saranno resi pubblici sul sito istituzionale.